A CENA CON I DONA cena con i donIl 1 febbraio, in occasione della della festa di San Giovanni Bosco, i sacerdoti e il diacono, hanno organizzato una cena per tutti i volontari, servendo loro stessi, un atto che ha sorpreso e commosso tutti i presenti.

Tradizionalmente, la festa di Don Bosco è l'occasione per celebrare la vita e l'opera del santo, che ha dedicato la sua esistenza a educare e prendersi cura dei giovani, in particolare quelli più poveri e bisognosi. Don Riccardo, Don Francesco, Don Massimo e il diacono Renato, seguendo l'esempio di Don Bosco, hanno organizzato questo evento per coinvolgere tutti i volontari che ogni giorno contribuiscono al buon funzionamento delle attività parrocchiali.

Quest’anno, per la prima volta però, i sacerdoti hanno voluto manifestare la loro gratitudine verso i volontari con un gesto inaspettato che ha messo ancora più in luce lo spirito di servizio che caratterizza la parrocchia: i sacerdoti si sono uniti ai volontari e hanno preso parte attivamente alla festa, servendo a tavola, con grande umiltà e generosità. Un gesto simbolico che ha dimostrato come, anche nel servizio quotidiano, i sacerdoti siano al fianco dei membri della comunità, pronti a condividere il loro impegno e a mostrare gratitudine per il lavoro svolto dai tanti volontari.

I volontari, che ogni giorno si dedicano con passione alle varie attività della parrocchia, hanno apprezzato molto questo gesto. La cena, che si è svolta in un clima di allegria e semplicità, è stata un’occasione per rafforzare ancora di più i legami tra i membri della comunità. La condivisione del pasto, infatti, è un momento che va oltre il semplice nutrirsi: diventa simbolo di unità, di cura reciproca e di solidarietà.

Durante la serata, molti hanno sottolineato come il gesto dei sacerdoti sia stato un vero esempio di servizio, come quello che Don Bosco stesso insegnava ai suoi ragazzi. "Essere serviti dai sacerdoti è stato un segno tangibile di come la nostra parrocchia viva veramente lo spirito di Don Bosco", ha commentato uno dei volontari. Un altro ha aggiunto: "Vedere i sacerdoti in un momento di servizio così semplice e spontaneo ci ha fatto sentire ancora più uniti come comunità".

Questa festa di Don Bosco, dunque, non è stata solo un’opportunità di riflessione sulla vita del santo, ma anche un momento concreto di fraternità, in cui ciascuno ha potuto sperimentare l’importanza di mettersi al servizio degli altri, senza distinzioni, ma con un cuore aperto alla condivisione e all'amore reciproco.

Prima di concludere la serata, si sono esibiti alcuni partecipanti al "Carpenedolo's GOT TALENT" con dei balletti e alcuni divertenti monologhi. Al termine sacerdoti hanno ringraziato tutti i volontari per il loro impegno quotidiano, esprimendo la loro gratitudine e assicurando che la parrocchia continuerà a essere un luogo di accoglienza e di crescita spirituale, grazie anche alla dedizione di chi, come i volontari, contribuisce in modo disinteressato alla sua vita e alle sue attività.

La festa di Don Bosco 2025 sarà sicuramente ricordata come una delle più significative, non solo per la celebrazione liturgica, ma anche per il gesto di umiltà e di servizio che ha unito tutti in un abbraccio di fraternità.

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